Da oggi c’è una speranza in più per i piccoli pazienti della Campania affetti da forme di linfoma e leucemia particolarmente aggressive e resistenti. L’AORN Santobono Pausilipon è infatti il primo centro pediatrico di tutto il Sud Italia ad aver completato il complesso iter di certificazione e autorizzazione per l’utilizzo dei farmaci Car-T per la cura dei linfomi non-Hodgkin (LNH) a grandi cellule B e della leucemia linfoblastica acuta.
I farmaci Car-T (acronimo che sta per “ChimericAntigen Receptor”, recettori chimerici per l’antigene) costituiscono una terapia estremamente innovativa ed impegnativa che consiste nel manipolare geneticamente le cellule del sistema immunitario per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumorein maniera mirata ed efficace anche in pazienti che non rispondono alle cure tradizionali. La certificazione arriva dopo tre anni di impegno e lavoro nei quali l’azienda ha investito nella formazione del proprio personale medico ed infermieristico. In particolare, Il dottor Francesco Paolo Tambaro, attuale direttore del Programma Trapianto dell’Ospedale PAUSILIPON ha trascorso un anno presso l’MD Anderson Cancer Center (center n 1 al mondo per tali terapie cellulari, sia in Italia che in USA) durante il quale è stato impegnato esclusivamente nella terapia cellulare con CART ed è uno degli autori delle linee guida per la gestione delle complicanze derivanti da tali terapie pubblicate quest’anno sulla nota rivista NATURE CLINICAL ONCOLOGY REVIEW.
“Le terapie geniche sono la nuova frontiera della medicina e segnano una svolta storica nella cura e nel trattamento di alcuni tipi di tumori. Poter personalizzare la terapia in base al paziente offre possibilità di cura inedite e incoraggianti. Un traguardo di grande importanza per il nostro territorio per il quale desidero ringraziare la Direzione Strategica dell’AORN Santobono Pausilipon che, in questi due anni di duro e intenso lavoro, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno e grazie alla quale oggi, anche i bambini del Sud Italia, al pari del resto del mondo, avranno accesso alle terapie più innovative”