È una giovane biologa dell’AORN Santobono-Pausilipon la vincitrice del premio “Selena Palma” riservato ai ricercatori under 40 assegnato in occasione del 21esimo Congresso Nazionale della Società Italiana Emaferesi e Manipolazione Cellulare.
Il riconoscimento è andato alla dottoressa Stefania Nappo, che lavora presso la Uosd BaSCO Manipolazione Cellulare e Immunogenetica del polo pediatrico partenopeo, che si occupa della raccolta, manipolazione, conservazione e rilascio per uso clinico e terapeutico di Cellule staminali ematopoietiche (Cse) da aferesi e midollo per il trapianto autologo ed allogenico.
Il laboratorio, diretto dalla dottoressa Roberta Penta de Vera d’Aragona, fa parte di due programmi trapianto: quello attivo presso il Santobono-Pausilipon e, grazie a una convenzione tra i due enti, quello del Cardarelli.
Il premio è stato assegnato per aver messo a punto un innovativo protocollo per il lavaggio delle cellule staminali criopreservate da infondere ai pazienti per il trapianto. In precedenza, il lavaggio veniva effettuato con soluzioni contenenti reagenti attualmente fuori commercio (metodica di Rubinstein).
“Il lavaggio delle cellule staminali è di fondamentale importanza per allontanare sostanze che potrebbero risultare tossiche e i detriti cellulari che si formano durante le procedure di congelamento/scongelamento, serve a minimizzare eventi avversi che possono presentarsi durante l’infusione di cellule scongelate ma non lavate” spiega la dottoressa Nappo.
“Arriva dai nostri laboratori un importante contributo alla società scientifica fornendo un’ alternativa al protocollo classico. Valorizziamo i giovani cervelli e puntiamo sempre più su ricerca e protocolli innovativi per assicurare ai piccoli pazienti cure sempre più all’avanguardia e una medicina di precisione”, dichiara Rodolfo Conenna, direttore generale del’AORN Santobono-Pausilipon.